La Banda del Prenestino fa ancora paura

Erano i primi anni del nuovo millennio, una banda di ragazzi di borgata imperversava per i quartieri del centro storico di Roma seminando il panico tra le ignare passanti. Sguardo truce, finta faccia da bravi ragazzi, con fare disinvolto si avvicinavano senza dare nell’occhio alle loro vittime e con una scusa banale, una richiesta di indicazione stradale o di informazioni, abbordavano giovani e più o meno avvenenti ragazze con la innocente frase “ scusa ti posso chiedere cone ti chiami ?” Il resto è storia. Tra gli esponenti della famosa banda i lettori ricorderanno “ il mandrillo capo” del Tiburtino, detto anche “ il Danese”, poi “ il Mandrillozer” detto anche “ il Trans Alpino ” ( per la sua nota predilezione per i travestiti in tenuta sa trekking) che insieme al fratello “ l’artista” formavano la batteria del Collatino, poi c’era il Milanese detto anche “ il bellino” o anche “ scusa ti posso chiedere la taglia del reggiseno?” e l’Anarchico detto anche Pelliccetta o anche “ scusa sai dirmi dov’è il John Bull?” . Ebbene dopo quasi vent’anni, durante i quali avevano fatto perdere le loro tracce, sono stati di nuovo avvistati a Piazza Navona ( foto) . Roma da oggi non sarà più la stessa, ogni piazza, via, vicolo, parco, di giorno o di notte, potrà essere lo scenario di uno dei colpi della banda più famosa e temuta della capitale.