Buran:la corrente gelida creata da Putin

COS’E’ IL BURAN – Il Buran (o Burian), è un vento forte e gelido di origine asiatica che spira a ovest degli Urali, tra le steppe kazake dell’Asia centrale e la Siberia, che di tanto in tanto si spinge a latitudini più basse fino a lambire l’Italia, come sta accadendo in queste ore. Il vento spira da Nord-Nord-Est portando con se bufere di neve durante la quale si verifica spesso il fenomeno del ‘blizzard’, quando cioè i fiocchi caduti vengono risollevati azzerando la visibilità. Gli improvvisi cali di temperatura e le gelate tipiche di questo vento, sono dovuti al fatto che arrivando in Italia da oriente, la corrente aggira le Alpi, venendone quindi solo parzialmente mitigata. Anche se di solito rimane confinata nelle steppe siberiane, l’Anticiclone russo ha occasionalmente portato la corrente in Europa e anche in Italia. Nel ‘900 il Buran ha colpito l’Italia ad intervalli di quasi 10 anni di distanza, mentre nell’ultimo decennio ultimi si ricordano i casi del 2012 e del 2017.

BURIAN O BURAN? L’ORIGINE DEL TERMINE – Il termine Buran (o Burian) viene dal russo ‘буран’ (tempesta) ed ha origine nel ceppo turco ‘burağan’, “vento molto forte” con versioni simili in altre lingue della zona, tutte accomunate dalla radice comune ‘bor’ che significa ‘volgere, trascinare’. Secondo il dizionario etimologico della lingua italiana Treccani, la parola ‘buriana’ deriverebbe dalla stessa parola slava ‘bahur’ (ruggire infuriarsi), probabilmente passando per la forma slovena ‘burja’, ma potrebbe trattarsi anche di una semplice deformazione di borana da bora, che a sua volta viene dal greco ‘βορέας’ e dal Latino ‘Boreas’: Questo lo legherebbe anche ad altri termini come burrasca, borea e boria che nel tempo hanno assunto il significato, oltre che di burrasca, anche di chiasso, baldoria e trambusto. La forma Burian, largamente utilizzata dai testi giornalistici, sarebbe quindi sbagliata e si dovrebbe utilizzare ‘Buran’, più corretto a livello etimologico.