Scoperta sensazionale al CERN di Ginevra (Svizzera). Il team di scienziati (nome in codice MPAF), mentre erano al lavoro sul generatore di particelle sub quantiche, apre per errore un barattolo di neuroni e si accorge di una traccia di DNA appartenente a qualcuno di cui non avrebbero mai sospettato. Michela Candida (Nome assolutamente vero e non di fantasia) è la persona in questione. Gli scienziati, dopo un’iniziale incredulità, devono arrendersi alla realtà dei fatti, M.C. ha dei neuroni! La comunità scientifica ha subito posto la ricerca come ”in via sperimentale”, tuttavia è ormai noto a tutti la verità dei fatti.
Autore articolo: Orlando Segoni, giornalista