Anonymous prende di mira il retrogaming

Brutto colpo per gli appassionati del retrogaming!
Pare infatti che Anonymous, il noto gruppo di hacker, che lotta (discutibilmente) per le cause sociali mediante il cosiddetto “terrorismo informatico”, abbia rivolto le sue attenzioni verso il mondo dei videogiochi, più precisamente la nicchia denominata “retrogaming”.
Con un comunicato diffuso un paio d’ore fa i cyber-terroristi hanno annunciato di aver inserito un pericolosissimo virus, denominato “LoofLirpa” all’interno dei più popolari emulatori (la lista comprende tra gli altri, WinUae, WinVice e RetroArch), col rischio concreto per i malcapitati utenti di vedersi “sniffare” tutti i dati personali dai loro pc.
Per chi non lo sapesse, gli emulatori sono dei programmi che si possono scaricare su un qualsiasi Personal Computer, attraverso i quali è possibile giocare ai titoli più popolari degli anni ’80-’90.
Circa le ragioni di quest’attacco assolutamente inaspettato ad una categoria di videogiocatori praticamente innocua, Anonymous ha aggiunto che ‘È arrivata l’ora di far tirare fuori il portafogli a chi lede il diritto d’autore con la scusa dalla nostalgia.”
“La moda degli emulatori” – prosegue ancora Anonymous – sta facendo crollare l’industria dei videogiochi, la quale nell’ultimo semestre ha registrato un calo del fatturato del 28%. Secondo i terroristi mascherati, ciò è da imputare al revival videoludico attualmente in atto, il quale spinge gli utenti a comprare sempre meno e a “piratare” sempre di più e senza porsi “limiti tecnologici”, andando a mettere in crisi un settore, che fino all’anno scorso di questi tempi sembrava assolutamente in salute.
La scusa sembra piuttosto blanda francamente, ma siamo abituati a motivazioni bizzarre, quando si parla di Anonymous, tuttavia questa ennesima trovata potrebbe far parte di un disegno superiore o magari fungere da specchietto per le allodole per il vero obiettivo del gruppo.
In ogni caso e fino a nuovi aggiornamenti, invitiamo i nostri lettori a NON scaricare per nessuna ragione alcun tipo di emulatore, disinstallando quelli eventualmente già presenti sui propri computer. Visto il potenziale pericolo, si rende inoltre necessaria una scansione completa del pc con un antivirus NON gratuito e la sostituzione di tutte le password o anche solo utilizzate sui medesimi PC.
Se doveste notare delle anomalie, vi invitiamo a sporgere denuncia senza alcun indugio presso la Polizia Postale.

Seguono aggiornamenti…

Renato Pesce, CapoRedattore de “La stazione informatica”.