Il 2 agosto 1995 l’annuncio a sorpresa di Ciarlone gela i tifosi della Rinascita, che scendono in piazza per protestare contro un affare già fatto.
Purtroppo per i tifosi del fondi, quel 2 agosto non si tratta di uno scherzo. Manca solo la firma, ma l’accordo tra Ciarlone e il patron del Fondi Calcio, c’è già: Di Fazio è stato venduto con una stretta di mano. Piccolo dettaglio: oltre a loro non lo sa nessun altro, nemmeno il diretto interessato, che si trova in quel di Tumulito, con gli amici a godersi il giusto riposo dopo una stagione strepitosa. Così, quando Ciarlone annuncia l’affare, Fondi si paralizza per qualche minuto, giusto il tempo di permettere alla notizia di rimbalzare. Poi scoppia la rivolta.
Nel pomeriggio parte il corteo. Lanciano monetine e pomodori
Lungo la strada, i negozianti abbassano le serrande al passaggio dei tifosi, ma i danni sono limitati
A questo punto la voce ha raggiunto anche Tumulito Beach, dove Di Fazio si premura di dichiararsi estraneo alla trattativa, preoccupato che la responsabilità possa ricadere su di lui. “Non voglio casini. Alla Rinascita sto bene, non me ne voglio andare. Sono deluso: pensavo di essere in sintonia con questa società, invece ha fatto tutto lui quel gran pezzo di merda di Nicola Ciarlone.