Ora è notizia ufficiale, il festival di teatro “inventari superiori”, manifestazione che coinvolge ogni anno gli istituti superiori di Brescia fondato ed organizzato dall’associazione culturale ” Viandanze teatro “, giunto ormai alla sua nona edizione, è caduto in uno scandalo. Se nelle scorse edizioni numerosi sospetti circa le votazioni della giuria erano stati sollevati, a cui erano seguite proteste da parte di alcuni istituti superiori, oggi trovano conferma e legittimazione. Un’accurata indagine, svoltasi negli ultimi mesi, ha portato alla luce i brogli ed un sistema mafioso, nascosto da una fragile ed ormai frantumata apparenza. Dalle indagini emerge che il direttore artistico Fausto Ghirardini, negli ultimi 4 anni, abbia escluso degli istituti dal concorso perché ritenuti non idonei agli standard richiesti, e richiedendo un pagamento oneroso per ora ignoto ( si aggira attorno ai 4000 €) agli istituti da lui considerati di seconda categoria per la partecipazione. In un secondo momento dopo aver assunto, insieme al collaboratore Mattia Grazioli, il progetto e la regia all’interno di questi istituti esclusi, li avrebbe immediatamente inseriti all’interno del concorso.
Ma non è tutto, durante le votazioni tecniche Ghirardini avrebbe fortemente influenzato il voto, attraverso minacce ,promesse di privilegi e introduzione di componenti affiatati di Viandanze tra la giuria. In questo modo sarebbero risultate sempre vincenti gli istituti sotto la regia di Viandanze, così da rinnovare il contratto con le scuole. Insomma una situazione alquanto scabrosa, che getta un’ombra su un evento che raccoglie centinaia di persone, tra studenti insegnati e parenti. Sono da chiarire se quest’anno si svolgerà normalmente come da programma Inventari superiori, o se sarà sospeso; intanto le indagini proseguono.