Napoli, 15/05/2018
Non era semplice rendere leggendaria una stagione già di per se straordinaria, ma gli azzurri continuano a fare incetta di titoli e riescono nell’impresa che solo qualche mese addietro nessuno poteva lontanamente immaginare, aggiudicandosi anche l’ultimo trofeo a disposizione in questa stagione. Ieri infatti dopo aver meritatamente vinto il campionato del bel gioco, la coppa dei fuochi d’artificio, il campionato del fatturato più basso della Juve e la Supercoppa del sogno nel cuore, la squadra di Sarri si aggiudica anche il campionato della sensazione di aver vinto il campionato. La gioia del popolo campano per questo ennesimo successo ce l’ha raccontata il difensore azzurro Tonelli: “È una gioia immensa, indescrivibile. Ho vinto tantissimo nella mia carriera ma farlo in questa piazza da delle sensazioni diverse, straordinarie. Il campionato della sensazione di aver vinto il campionato era un titolo a cui credevamo tanto ed abbiamo lottato su ogni pallone pur di ottenerlo, ora ci godiamo il successo mentre gli altri piangono perché non sanno vincere”.
Ma non è l’unico Tonelli a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, anche capitan Insigne, simbolo della Squadra e della Napoletanità esprime con orgoglio e con un pizzico di sarcasmo la gioia per la strepitosa stagione “Il nostro segreto? Gli altri sono abituati a perdere le finali, noi non le giochiamo proprio, questa è la chiave dei nostri successi. Adesso siamo pronti per la festa, mio Zio Gennaro ha comprato 40.000 milioni di lire di fuochi nell’87 adesso è arrivato il momento di vedere se funzionano ancora, non vedo l’ora”. Punta ai grandi traguardi invece il Presidente De Laurentis “l’anno prossimo proveremo a vincere l’unico trofeo che manca alla nostra bacheca, il campionato del campionato vinto sotto l’ombrellone. Sarà dura, l’Inter è la favorita come sempre, hanno fatto la storia di questa competizione, per loro è come la champions per il Real, una passeggiata. Faremo del nostro meglio e sono certo che ce la giocheremo fino all’ultimo istante del mercato”. Intanto sul web spuntano le prime richieste dei tifosi partenopei per la maglia del prossimo anno, Vincenzo di Fuorigrotta ha le idee chiare “facciamola bianca rossa e verde come il tricolore visto che abbiamo vinto tutto”. Più cauto Ciro di Bagnoli che risponde dicendo “siamo talmente abituati a vincere che sarebbe superfluo, le pagliacciate lasciamole a quelli di Torino”. Non mancano ovviamente quelli che con le loro idee bizzarre vorrebbero stampare sulla maglia qualcosa che possa schernire gli avversari di sempre, come Salvatore di Secondigliano che dice “l’anno scorso ci hanno scippato Higuain, adesso io prenderei un loro slogan e lo farei nostro facendo qualche modifica che ci identifichi a fondo tipo, vincere non è importante e basta!” Pareri contrastanti ma una gioia immensa che accomuna i cuori azzurri che si preparano alla festa di domenica in piazza Plebiscito, sciarpe, bandiere ma soprattutto fuochi. Non ci saranno problemi di ordine pubblico, sarà solo un esplosione di gioia assicura il sindaco De Magistris, d’altronde la festa è pronta da mesi. Unica nota “dolente” riguarda l’aeroporto di Capodichino che resterà chiuso da sabato sera alle 20 sino al termine dei festeggiamenti che si protrarranno per almeno 3 giorni, richiesta esplicita di Gennaro, lo zio di Insigne che assicura “i miei fuochi in garage dall’87, se funzionano o saje che cumbin’n!?!”