Arrestato vecchio sporcaccione bolognese

27 giugno 2018

Dal 2014 si spacciava su Internet per minorenne utilizzando falsi profili con foto non sue. Così ‘camuffato’ contattava ragazzine dai 12 ai 16 anni sulle chat dei siti di incontri, ne conquistava la fiducia. Poi su Skype e su WhatsApp iniziava a scambiare con le sue vittime foto a contenuto sessuale in cambio di ricariche telefoniche, poi arrivava ai video e anche agli incontri, spesso dopo aver minacciato le minori. Sei le vittime che gli investigatori della polizia hanno accertato, ma sono una ventina le ragazze con le quali l’uomo ha avuto contatti, sono residenti in Emilia ma anche in altre regioni.

Di incontri ne sono stati documentati due: di uno ha lasciato traccia lui stesso, perché ha filmato ciò che è avvenuto con la minore con una telecamera nascosta in un armadio. Quando le minorenni iniziavano a fargli sapere che volevano chiudere il rapporto virtuale con lui e interrompere lo scambio di foto e video, lui minacciava di pubblicare sui social le loro fotografie. In questo modo, riusciva a costringerle a continuare i contatti.

Ma proprio le minacce hanno indotto una quattordicenne, nel luglio dell’anno scorso, a raccontare ai genitori quello che le stava accadendo. Da allora è partita l’indagine della quarta sezione della squadra mobile di Milano, che si occupa di reati sessuali su minori, diretta da Rita Fabretti. Due le ragazze che, finora, hanno denunciato A.P.., un 66enne della provincia di Bologna
Viveva con la compagna, risultata dalle indagini del tutto all’oscuro, e lavorava come Manager in Contrattualustica Internazionale. E’ stato arrestato giovedì grazie a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandra Simion, su richiesta del pm Christian Barilli.

L’uomo, che ha un precedente atti osceni, è accusato di adescamento di minori, detenzione e produzione di materiale pedo pornografico, corruzione di minore, sostituzione di persona e violenza privata.