Piromani in libertà

Ieri sera, intorno alle 23, é stato notato da alcuni abitanti della zona, un gruppetto di persone raccolte attorno ad un faló.
Probabilmente profughi, qualcuno senza scarpe e in evidente stato d’ebrezza, alla richiesta di spegnere il fuoco in quanto pericoloso, hanno chinato il capo e iniziato a scrivere e mormorare tra loro.
Mentre gli onesti cittadini si consultavano tra di loro per decidere che fare, un del gruppetto ( probabilmente il capo), si é alzato e avvicinato a loro, con una luce in testa e tra le mani spighe di grano. Palesemente interessato alle donne del gruppo, dopo alcuni commenti senza senso é tornato davanti al faló, ha immerso le mani in una bacinella d’acqua e si é lavato il viso. Vicino a lui una donna con la mano sul cuore e un’altra che ancora scriveva…e scriveva…e scriveva.

Impotenti e anche un po’ spaventati, gli onesti cittadini decidono di allontanarsi e di chiamare le autorità competenti

Dopo circa un’ora la guardia forestale arriva sul posto trovandolo però deserto. Solo alcune pietre calde e un filo di fumo a testimoniare quanto raccontato.
Voci di paese non ancora verificate, raccontano di strane urla, risate e frasi sconnesse, in particolare un “lalalalalalala” ripetuto all’infinito…