Alessandro Di Battista lancia un ultimatum a Luigi Di Maio. Se passano Tav e Tap lascia il movimento. Siamo stati eletti perché dovevamo essere il partito del cambiamento. Abbiamo promesso il reddito di cittadinanza, l’abolizione della legge Fornero, il reinserimento dell’articolo 18, il taglio degli stipendi dei parlamentari, il rilancio del sud, l’aumento delle pensioni minime. Gli elettori ci hanno creduto e ci hanno votato. Non ci hanno votato per essere sotto ricatto Lega e Salvini. Non mi riconosco più in questo partito e non posso ingannare i nostri elettori.