Alzarsi dal tavolo, pagare il conto e uscire da un ristorante con il sorriso stampato di un adolescente innamorato è cosa assai rara, ma questa è la magia della cucina di due giovani” chef salentini”. La travolgente anima salentina degli chef soddisfa l’eros culinario, trascina il palato in atmosfere sognanti, disorienta e provoca lasciando intravedere le mille sfaccettature di una passione irrefrenabile.
Tutto questo è un bellissimo progetto nato da due giovani salentini residenti all estero, Mattia Gerundio¬ (25 anni di Casarano) e Giacomo Scollato (24 anni di Collepasso) sono loro gli chef che il 26 luglio scorso hanno dato vita una cena spettacolare, unica,inattesa, quasi un esperimento, realizzata nel Salento nella splendida cornice di una masseria risalente ai primi anni del 1800.
Il tutto si svolge con il tema dei quattro elementi ovvero: terra,acqua,fuoco e aria. Inoltre il menu è un percorso poetico, che guida il cliente dall amuce bouche al dessert quasi a voler creare un dialogo aperto,per aprire la mente, sembra quasi di creare è uno scambio di emozioni attraverso il pensiero, un nutrimento intellettivo.
Si comincia con il benvenuto: una croquettas al polpo quasi a richiamare la tradizione spagnola molto dalla consistenza morbida e dal sapore deciso per poi passare a un fagottino ripieno di melanzana bruciata e miso ovvero una preoarazione giapponese derivante dalla fermentazione dei semi di soia gialla.
In principio vi era il caos e la notte,
l’acqua e la materia.
E non vi era la terra, né l’aria,
né l’oceano, né il fuoco.