Ghedi: da rifare l’asfalto della strada che circonda la base

“I trunaà de maledetch!” Questa l’affermazione sulla bocca di molti Ghedesi, che stamattina sono stati svegliati da un sobrio decollo di due caccia americani F22. Si tratta della loro prima volta presso l’aeroporto bresciano, tanté che già alle 06:30 gruppi di sfegatati appassionati erano posizionati al “vergine” in attesa della chiamata radio: gente coi “canù”, gente che credeva di essere una scheggia a guidare e che è ancora lì ferma al vergine, gente che fotografava i bilici. Ce ne era per tutti i gusti.
Poi finalmente alle 06:45 la chiamata su Verona CTR con accento palesemente yankee, e via tutti in testa alla “31”. Ma poi no, contrordine, arrivano alla”13″. I più fortunati, e scaltri scegliendo di essere automuniti, sono riusciti a portarsi per tempo in testa pista e vedere questi gioielli di tecnologia. Ad ora si segnalano ancora appassionati, dotati di discutibili doti di guida, che stanno percorrendo il tratto di strada per portarsi in testa alla 13.
I caccia si sono fermati solo pochi minuti, e dopo poco più di un oretta sono ripartiti belli riforniti di cherosene, rovinando il tetto del ristorante “la rotonda”. Abbiamo intervistato il proprietario, che ha commentato l’accaduto con un laconico “mmmmbeneeee, segaioli!”. Al contempo il comune è uscito con il cammioncino dei netturbini per verificare lo stato della strata “via per borgosatollo” che circonda l’aeroporto, ed ha constatato che saranno necessari interventi di ripristino dell’asfalto.
Una mattina da veri segaioli insomma: che sia il primo passo per portare il RIAT a Ghedi?
Un sit-in di noBomb-noRiat-noF35-noF22-noTornado si è subito formato all’ingresso della base per chiedere la cessazione immediata di tutte queste attività paramilitari.