“Guarda la mia bicicletta nuova” : sedicenne violentata

ZOLA PREDOSA (BO)- Prima gli sguardi sempre più assidui, poi l’approccio sfociato in violenza. È successo nel pomeriggio del 20 agosto in provincia di Bologna . L’uomo, Massimo Cavari operaio di 31 anni , incensurato e con la passione del ciclismo dilettantistico, verrà processato in via direttissima per lesioni e violenza sessuale aggravata. La vittima, che chiameremo Giulia per motivi di privacy , 16 anni, non ha avuto inizialmente il coraggio di raccontare l’accaduto ai genitori. È grazie all’amica del cuore con cui la giovane ha trovato la forza di confidarsi che l’increscioso fatto è trapelato in tutto il suo orrore. Sembra che Cavari abbia incontrato la vittima mentre questa stava uscendo dal piazzale del condominio in cui entrambi abitano. ” Vuoi vedere la mia nuova bicicletta ” ,questa la frase usata dall’uomo nei confronti della vittima. La ragazza, senza poter immaginare cosa sarebbe successo da li a poco, ha seguito l’uomo in garage. ” Guarda che borraccia, “. Da li in poi, l’ inferno : la porta del garage chiusa a chiave, le indicibili allusioni, la violenza perpetrata al corpo della giovane per quattro, interminabili, ore. La vittima nè è uscita con lesioni ed ecchimosi varie in tutto il corpo, ed un polso rotto ( che a i genitori ha detto di essersi procurata in una caduta in motorino ).Erano circa le 19:30 quando Cavari finisce il suo pasto di carne decidendo di riaprire a porta del garage, intimando la vittima di non parlare con nessuno e di non recarsi in ospedale. E ora Giulia è affidata alle cure degli psicologi del centro specializzato ” Cancella la violenza ” di Modena. Per spiegarle che gli orchi esistono, si. E non solo nelle favole.

S.T.