TUTTA UN’ ALTRA MUSICA

Di Vino e di Musica
Le ferie sono arrivate, via i panni del critico musicale via quel cliché da bravo professionista si parte. La mia bimba(Harley-Davidson Touring) è tirata a lucido. Controllata, tagliandata, insomma pefetta. Mia moglie è pronta. Si parte. La bussola punta sud la Maremma mi aspetta. I miei amici ,che non vedo da anni, hanno insistito che io vedessi Le cantinelle di Pitigliano e io non ci ho pensato su due volte. 30 settembre arrivato. Eccola Pitigliano, che meraviglia. Per le vie del paese un profumo di carne alla brace anticipa la festa. Le vie addobate per l’occasione rendono il paese ancora piú bello. I vicoli diventano per quattro sere un immenso ristorante all’ aperto. Il clima festoso accompagnato da un buon vino( Pitigliano produce degli ottimi vini) inebria la mente. Si mangia benissimo e in mezzo a tutto questo…..musica. Si, musica. E allora non potevo non prendere appunti. Non sono stato in tutte le cantine quindi ci parlerò solo dei gruppi che ho ascoltato. Permetto che non sono gruppi di professionisti il che, a mio avviso, li rende ancora più interessanti.
Cominciamo con la Route 74. Buon gruppo, musicalmente ben organizzato , propone un buon repertetorio, preciso e lineare nelle esecuzioni notevole padronanza degli strumenti e ottime vocalità. L’elemento di punta è la cantante veramente molto brava.
Tre pazzi avanti. Gruppo molto “energico” con repertorio non scontato e molto interessante. Tra le altre cose hanno scritto anche l’inno della manifestazione. Tre regazzi molto preparati, notevole tecnica strumentale e vocale. Ottimi l’interpretazione e gli arrangiamenti dei brani.
Le happiness girls. Un gruppo di ragazze, un coro gospel, che cantano a cappella. Dotate di un’eccellente tecnica offrono un piacevoli momenti di eleganza e di musica di qualità. Molto professionali e le loro esecuzioni sono precise e puntuali. Ottimo gruppo.
I Classici Classici. Gruppo molto giovane con buone potenzialità dotato di individualità notevoli. Buona tecnica generale, buon repertorio. Tutto sommato un gruppo piacevole.
E poi loro.
I ragazzi della De Caunt Bend, come potrei definirli : intellettuali del pop rock? Svitati della musica leggera ? Attori? Saltimbanchi? Potrei aggiungere tante altre caratteristiche, ma senza dubbio sono la dimostrazione di come si può essere “artisti senza esserlo”. Questa è la loro vera caretteristica. Non sono dei fenemoni e lo sanno e questo li rende artistcamente dei geni. Eppure loro sono gente comune, sono “i vicini della porta accanto” che hanno un unico scopo, come ci confida i loro leader che precisa: ” Non sono il leader, sono semplicemente il numero uno” :” Noi”, continua, : “Ci divertiamo a fare quello che facciamo sperando di d’invertire anche chi ci ascolta e non sappiano nemmeno se ci riusciamo”. Ci riescono benissimo, anzi a mio modesto parere, sono l’alternativa ideale alla persistente ipocrisia musicale basata su canoni standard ormai “fritti e rifritti”. Diffondono allegria e, Dio solo sa quanto ci sia bisogno di trovare un po allegria al mondo di oggi, con il loro modo guascone e scanzonato di interpretare le canzoni e talvolta, proponendo brani più impegnati, trasmettono anche forti emozioni. Propongono sonorità poco ricercate e testi ” modificati” in maniera ironica ma non risparmiano durante le loro perfomance, citazioni colte . Le loro interpretazioni non sono perfette, ma sono uniche e le piccole imperfezioni sono figlie della loro natura di ” improvvisatori seriali”.
Mi scuso per la mia divagazione sul tema , chamatela pure deformazione professionale, in realtá avrei voluto parlavi di vino e di cantine, ma valeva veramente la pena spendere due parole per questi straordinari esempi di arte genuina e spontanea della quale c’è assolutamente bisogno.
Concludo ringraziando gli amici Pitiglianesi che mi hanno ospitato e mi hanno permesso di vivere questi giorni magici nella favolosa Pitigliano, una perla incastonata nel tufo.Grazie all’amministrazione del Comune di Pitigliano che permette che si svolga questo fantastico evento. Grazie agli organizzatori di ” Settembre di vino” una manifestazione a dir poco fantastica con una organizzazione veramente professionale e a tutti gli addetti delle varie cantine. Un grazie particolare è sentito alla cantina dei Classici Torsi per la disponibilità, l’ospitalità, la cordialità e per il loro modo di essere un gruppo unito e divertente e un affettuoso grazie, con la speranza di rivederli presto, a Massimiliano (Max Master), Ciro (Borbonico) , Lorenzo (Viandante ) , Mario (Wyoming), Emilio (The Boss) , Augusto (Inox) e Luigi (De Vois). In sintesi la De Caunt Bend.
D. Vuno